MARIA FULL OF GRACE (MARIA FULL OF GRACE) |
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di Joshua Marton, con Catalina Sandino Moreno, Yenni Paola Vega, Wilson Guerrero, Guilied Lopez, Patricia Rae
(Stati Uniti - Colombia, 2004)
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Nel villaggio colombiano, Maria ha 17 anni, strappa le spine dai fasci di rose da chissà quanti, rimane incinta e perde il posto. Fin che gli propongono di fare la "mula": con negli intestini 72 ovuli pieni di droga da riconsegnare, ingannando i controlli doganali (14 500 arresti all'anno al solo JFK), alla mala di New York. Più volte fragile (e quindi tanto più vicina allo spettatore) per la propria condizione fisica; oltre che esistenziale, economica o sociale. Per quelle leggi gestite dai maschi (dal controllore della fioricultura al reclutatore che riesce a farsi la moto; dai responsabili, si fa per dire, delle paternità a quelli di graduale ferocia che gestiscono i traffici) che speculano cinicamente sulle tre donne rimaste sole. Ce n'è a sufficienza perchè questo primo film accolto con notevoli favori da Sundance a Berlino finisca per sfondare le porte spalancate della dimostrazione. E succede pure, a tratti, quando gli artifizi di una sceneggiatura costruita all'uopo si sostituiscono ai momenti di una verità cruda e toccante (tutta la parte che riguarda l'organizzazione, i rischi ed il suspense dei traffici) di una eloquenza addirittura documentaristica. Ma se infine MARIA FULL OF GRACE riesce a significare il proprio titolo (e perchè non averlo tradotto?), ad imporsi per le sue esigenze di denuncia e di partecipazione oltre i rischi del melodramma è grazie alla sua giovane protagonista. La tranquilla rassegnazione di Catalina Sandino Moreno che si volge in determinata voglia di libertà finisce per essere quella di tutto un film. A questo punto non più soltanto utile e necessario.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
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da evitare
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